Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri

Il Cammino di San Pietro Eremita racchiude 3 itinerari ad anello a formare altrettanti cammini autonomi. Un percorso che coinvolge due regioni, Abruzzo e Lazio, e, quattro province, L’Aquila, Rieti, Roma, Frosinone. Gli anelli sono legati alla storia del santo che inizia nell’anno 1000 a Rocca di Botte e finisce a Trevi nel Lazio il 30 agosto del 1052. La canonizzazione avvenne il 10 ottobre 1215. In giovanissima età si trasferì a Tivoli perché rifiutò un matrimonio combinato da parte della famiglia. A Tivoli fu soprannominato “il cavaliere itinerante”…….

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Credenziale del cammino di San Pietro Eremita

Anche per il Cammino di san Pietro Eremita esiste una specifica Credenziale che attesta il passaggio del pellegrino o camminatore.
La Credenziale viene rilasciata a coloro che intendono effettuare un pellegrinaggio a piedi, in bicicletta o a cavallo e che s’impegnano ad accettarne il senso e lo spirito.
La Credenziale del pellegrino va richiesta almeno 3 settimane prima della partenza per consentirne l’invio per posta.
Il servizio d’invio è gratuito a cura dell’Associazione cammino di san Pietro Eremita, è gradita un’offerta per coprire le spese di spedizione.

ACCOGLIENZA – INFORMAZIONI PERNOTTAMENTO 

Il cammino è organizzato per tappe, in ogni tappa si trovano contatti per le informazioni, l’accoglienza, il pernottamento. Il pellegrino può scegliere anche di fermarsi nei vari paesi che incontra lungo il proprio cammino, abbiamo previsto accoglienza anche nei borghi intermedi. Per non avere imprevisti è consigliabile fare una telefonata almeno un giorno prima del passaggio in un determinato luogo. 

 

I COLORI DEL CAMMINO

Lungo il cammino troverete il nostro simbolo, una croce su sentiero stilizzato di colore azzurro e/o dei segnavia di colore azzurro e bianco.

*************************************************************************************************************************** San Pietro Eremita è una figura di santo che appartiene a quella schiera di eremiti itineranti che caratterizzarono la religiosità dei secoli XI-XII, cioè vivevano da soli o con piccolo gruppo e sostavano in un luogo per potersi poi allontanare verso altri, dopo aver predicato e convertito con la parola e con l’esempio della loro austera vita, vivendo di carità.
Nacque a Rocca di Botte, visse in quel paese fino alla gioventù, poi per sfuggire ad un matrimonio combinato dai suoi genitori, si allontanò andando a Tivoli, rimanendovi due anni alla scuola di un certo Cleto.
Il suo maestro quando vide che aveva raggiunto un’adeguata preparazione, lo presentò al vescovo di Tivoli, Gregorio, il quale gli diede la tonsura, una croce di ferro e il compito di andare a predicare la religione fra gli abitanti dei vari paesi della diocesi.
Ritornò a Rocca di Botte e nei successivi due anni predicò incessantemente lì e nei luoghi vicini, come Carsoli, Vallinfreda, Tufo, Cervara, Poggio Cinolfo, Nespolo, Collalto Sabino, Vivaro Romano, Pereto, Turania, ecc. poi ebbe una visione in cui gli apparvero Gesù e la Madonna che lo sollecitavano a portare altrove la sua parola.
Spostò il suo apostolato a Subiaco, qui visse cinque mesi ospite della chiesa di s. Abbondio oggi concattedrale del luogo; da Subiaco risalendo il corso del fiume Aniene, si portò nell’antica diocesi di Trevi, poi soppressa nel 1059-61, dove visse in un tugurio, posto sotto una scala di pietra e da lì continuò la sua opera di apostolato itinerante, morendovi il 30 agosto di un anno che tradizionalmente si pensa fosse il 1052.
Nel 1215 fu proclamato santo dal vescovo di Anagni con l’autorità del papa Innocenzo III.
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BUON CAMMINO

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