liberamente tratto da Wikipedia
Oricola è un comune italiano di 1 243 abitanti della provincia dell’Aquila in Abruzzo.
Il paese è situato in posizione di altura a quota 810 metri m s.l.m., segna il confine geografico tra l’alta valle dell’Aniene e la piana del Cavaliere e tra la Marsica e il Lazio. Il nucleo urbano antico è dominato dalla rocca risalente al IX secolo.
Oricola confina a nord con i comuni laziali di Vallinfreda e Vivaro Romano, a nord est con Carsoli, a sud con Rocca di Botte, ad ovest con Riofreddo e ad est con Pereto. Dista circa 65 chilometri da Roma e 47 da Avezzano.
Il sito dell’antica città equa di Carsioli (chiamata anche Carseoli) fu localizzato nel 1645 nella località di Civita dal famoso cartografo Lukas Holstenius. Da allora nelle antiche mappe topografiche la colonia romana venne indicata nei pressi della contemporanea frazione di Civita di Oricola.
Il toponimo di Oricola deriva molto probabilmente da “coriculum”, ovvero monte sassoso. Le prime notizie certe risalgono all’XI secolo: Berardino, discendente dei conti Marsi, verso il 1016 con l’aiuto di Riccardo il Normanno riuscì a strappare il feudo di Carsoli ai propri fratelli Siginulfo, Rinaldo e Pometta. Uno di questi, Rinaldo, rifugiatosi ad Oricola, ne divenne il barone. Qualche decennio dopo, nel 1096, la vedova Aldegrina fece dono del castello di Oricola, insieme con quelli di Fossaceca, Camerata e Pereto, ai monaci dell’abbazia di Montecassino.
Nel XII secolo, sotto i Normanni, una metà della terra di Oricola passò sotto il dominio di Todino da Ponte, figlio di Oderisio, e l’altra metà fu concessa al fratello Rainaldo. Divenne poi feudo degli Orsini e, successivamente dei Colonna, seguendo in ciò il destino di tutta la contea di Tagliacozzo. Nel 1806 venne tolta ad Oricola l’autonomia amministrativa e fu aggregata, insieme al centro limitrofo di Rocca di Botte, al comune di Pereto. Solo nel 1907 i due centri della piana del Cavaliere riuscirono a riconquistare la propria indipendenza amministrativa.
Monumenti e luoghi d’interesse
- Chiesa di San Salvatore che conserva un organo di grande pregio artistico, costruito nel 1855 dall’artista romano Tommaso Vayola, artefice di altri preziosi organi di chiese marsicane ed abruzzesi.
- Chiesa di Santa Restituta con all’interno un affresco del XIII secolo.
- Chiesa di Santa Maria Assunta.
- Chiesa del Sacro Cuore con oratorio e sala intitolata a san Filippo Neri a Civita di Oricola.
- Palazzo De Vecchi (già palazzo Rostagno). Di stile settecentesco fu costruito dopo il matrimonio tra Francesco Saverio De Vecchi e la principessa Maria Eleonora Boncompagni[7].
Castello di Oricola
Il borgo antico di Oricola è dominato dalla rocca costruita con ogni probabilità nel IX secolo. I conti dei Marsi vollero una fortezza quadrata, con mura possenti, bastioni e punti di osservazione nei quattro torrioni. Il castello fu costruito, infatti, per difendere gli abitanti del luogo dalle invasioni saracene ed ungare che caratterizzarono per lungo tempo il medioevo. L’aspetto di una rocca rinascimentale è riconducibile alla seconda metà del quattrocento. Il castello, in alcuni locali, ospita la sede municipale.
Aree naturali
- Bosco di Sesera, bosco rinascimentale situato a Civita di Oricola a 637 m s.l.m.
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